Il BONUS VERDE si potrà richiedere nel 2024?

Si è scritto e si conosce ormai da tempo il vantaggio offerto dal BONUS VERDE, valido sia per proprietà singole sia condominiali.

Ultimamente però si è parlato di una sua possibile riduzione o addirittura la sua eliminazione per il prossimo anno. Stando agli ultimi aggiornamenti, i bonus edilizi in generale non subiranno modifiche significative nel 2024 quindi, tale situazione manterrà anche il BONUS VERDE. era sor che permette di ottenere una detrazione del 36% 

Per il 2024 quindi, gli interventi di sistemazione a verde degli immobili residenziali, continueranno ad essere agevolati con la detrazione del 36%, calcolata su un tetto di spesa di 5mila euro. Negli edifici condominiali, il tetto di spesa è pari a 5mila euro per ogni unità immobiliare ad uso residenziale: ciò vuol dire che nei Condomini il tetto di spesa aumenterà sommandosi fra loro le singole spese in base al numero di condomini.

Quindi un BONUS importante per consentire le sistemazioni a verde, ovvero: fornitura e messa a dimora di piante o arbusti, riqualificazione di tappeti erbosi, restauro e di giardini di interesse storico e artistico, realizzazione di coperture a verde e giardini pensili, realizzazione di impianti di irrigazione e pozzi, spese che potranno comprendere anche la parte del compenso professionale.

Rivolgetevi ai nostri Paesaggisti per

maggiori informazioni o per una soluzione progettuale beneficiando del BONUS VERDE 2024.

ORTENSIE: come eseguire una potatura che garantisca un’eccellente fioritura

La potatura delle ortensie è molto semplice. Queste meravigliose piante, i cui fiori hanno una grazia che non si descrive, sono infatti molto resistenti e non richiedono grandi accorgimenti. Uno dei principali è la potatura. Scopriamo come gestirla al meglio.
Per procedere in maniera corretta, occorre comprendere quale sia la ortensia che si sta coltivando perchè, ognuna di esse, ha delle esigenze specifiche di cui tenere conto. 
Circa 80 sono le varietà di ortensia tra quelle arbustive e quelle rampicanti. Tra di loro ce ne sono alcune che fioriscono sui rami nuovi, mentre altre vanno a produrre dei fiori sul ramo dell’anno precedente. Quindi se si potano le ortensie che fioriscono sui rami nuovi, si consiglia di procedere alla potatura quanto la pianta è nel suo periodo di riposo vegetativo, nei mesi autunnali. Le piante che invece fioriscono sui rami dell’anno precedente, richiedono che si proceda alla potatura subito al termine dei mesi invernali, quindi nello specifico tra il mese di febbraio e quello di marzo.
Per chi non avesse ancora provveduto è quindi giunto il momento di potare le ortensie che fioriscono sui rami dell’anno precedente.
Potare le ortensie è abbastanza facile ma veramente importante è procedere nella maniera giusta. La potatura è indispensabile alle piante di ortensie, perché è ciò che permette loro delle splendide e abbondanti fioriture.
Il taglio dei rami sbagliati, infatti, è una delle cause principali della mancata o scarsa fioritura di queste piante.
 
Ricordarsi di controllare le condizioni delle lame delle cesoie: devono essere ben affilate e pulite (con uno straccio imbevuto di alcol per evitare la diffusione di eventuali patogeni), così da ottenere tagli netti, precisi e senza sfilacciature.
Il taglio deve essere eseguito in senso obliquo, così da far scorrere via l’acqua che si deposita sulla ferita di taglio, appena sopra una gemma (a circa 0,5 cm) a non meno di 25 centimetri dal suolo; preferibilmente al di sopra di una gemma rivolta all’esterno della pianta, così che il nuovo germoglio darà origine ad un ramo esterno alla chioma.
Potare ortensie, serve per dare forma alla pianta e anche allo scopo di arieggiarne la chioma e permettere alla luce di penetrare al suo interno, a favore delle condizioni di salute della pianta; chiome troppo fitte e asfittiche, infatti, favoriscono lo sviluppo di malattie fungine e di marciumi. Al contrario, volendo riempire una chioma troppo vuota, si procede eseguendo il taglio appena al di sopra di una gemma rivolta verso l’interno.
Con la potatura devono essere tagliati solo i rametti che hanno già fiorito, accorciandoli di due-tre gemme, generalmente alla stessa altezza, in modo da avere un cespuglio omogeneo. Oltre a questi ultimi, è bene asportare alla base anche tutti i rami malandati, esili o secchi, e quelli vecchi e legnosi, ormai sterili.

Alberi e Cambiamenti climatici – quanto è importante per un Paesaggista?

Quanto possono essere importanti gli alberi nei cambiamenti climatici che vediamo avere effetti costanti e sempre più amplificati e come deve tenerne conto un Paesaggista?

Il tema del verde, soprattutto per quanto agli alberi, è oggetto di continui aggiornamenti e valutazioni che impongono al Paesaggista la necessità di considerarne sia la conservazione sia l’implementazioni specialmente in ambito urbano.

Ci piace qui riportare un recente studio effettuato da Giovanni Bacaro, professore associato di Botanica ambientale e applicata dell’Università di Trieste, a proposito del valore degli alberi sia in termini di costo ma, in particolare, di benefici ambientali riferito dal Corriere della Sera: Quanto vale un albero? Circa 4.300 euro, tra rimozione di inquinanti e stoccaggio di CO2: i servizi offerti da un ippocastano in città | Corriere.it

Phalaenopsis e Stella di Natale in regalo: come mantenerle

Falenopsis orchidea esotica e stella di Natale

L’orchidea falenopsis (Phalaenopsis) è fra le più regalate sotto le feste natalizie assieme alla stella di Natale (Euphorbia pulcherrima), scegliendo fra loro quale gradevole e ornamentale alternativa.

La falenopsis, diffusa dall’Asia tropicale e subtropicale all’Australia, è un genere botanico che comprende oltre settanta specie diverse e deve il suo nome dalla forma del fiore, simile ad una farfalla (phalaena).

La  stella di Natale, detta anche poinsettia o poinsezia, proviene dal Messico dov’è pianta sacra in quanto simbolo della purezza.

Per, far durare la “fioritura” più a lungo possibile, sistemate l’esemplare in una stanza luminosa, lontano dai raggi solari e dal termosifone o altre fonti di calore, con temperatura compresa fra 15 e 20 °C.

Se possibile, date una collocazione definitiva, senza spostamenti continui (ad esempio perché funge da centrotavola ma due volte al giorno la tavola va apparecchiata…!).

Per l’annaffiatura, osservate il substrato (se appare asciutto o umido) e abituatevi a soppesare il vaso: si bagna solo se è leggero, versando lentamente un bicchiere d’acqua dall’alto, MAI SUL SUBSTRATO ma nel sottovaso lasciandolo per 15-25 minuti, e buttando via quanto eventualmente rimanesse.

Ad annaffiature alterne, generalmente ogni 2 settimane, aggiungete del concime liquido,  specifico per orchidee o generico per la stella.

Se l’ambiente è caldo e secco, vaporizzate  a giorni alterni le foglie e il substrato dell’orchidea con acqua decalcificata mentre, per la stella basterà mettere una spugnetta umida sul substrato.

Nel caso dell’orchidea, se i boccioli si seccano, la pianta riceve troppo poca acqua; se invece rammolliscono con la punta marroncina, l’esemplare è troppo umido; in entrambi i casi i bocci cadranno.

BONUS VERDE, PROROGA TRIENNALE

Il Bonus verde ha ottenuto la proroga triennale per gli anni 2022-2023-2024 grazie alla richiesta di Coldiretti perchè rappresenta anche un sostegno per 100mila occupati nel settore florovivaistico, settore al centro delle strategie politiche ed economiche per la lotta ai cambiamenti climatici e per la ripresa del Paese attraverso il PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza).

Il Documento programmatico di bilancio (Dpb), approvato dal Consiglio dei Ministri del 28 ottobre 2021, prevede – all’art.8 – la proroga per gli anni 2022-2023-2024 del Bonus verde in una manovra espansiva anche per tutto il settore dell’agricoltura stanziando complessivamente 450 milioni di euro, il 58,5% in più di quella precedente.

Nel ringraziare il Ministro delle Politiche Agricole Stefano Patuanelli e il Premier Mario Draghi per la manovra espansiva anche per tutto il settore dell’agricoltura, il Presidente di Coldiretti Ettore Prandini si sofferma sulla proroga del Bonus verde: “Abbiamo ottenuto la proroga triennale del Bonus verde che sostiene 100mila occupati nel settore florovivaistico fortemente colpito dalla pandemia. Si tratta di un risultato essenziale per la ripartenza di un settore che è di vitale importanza per combattere inquinamento e cambiamenti climatici”.

Nada Forbici, presidente di Assofloro e coordinatrice della Consulta nazionale florovivaismo di Coldiretti, sottolinea come il settore florovivaistico sia sempre più al centro delle strategie politiche ed economiche dell’Europa, per la lotta ai cambiamenti climatici, per la salute delle città e per la ripresa dopo la pandemia. “Fin da quando è stato istituito nel 2017, abbiamo sottolineato come il Bonus verde sia una misura che fa bene prima di tutto all’ambiente e alle città, perché aumenta la presenza e la qualità del verde urbano, elemento necessario ad aumentare la qualità della vita oltre che contribuire in modo importante a mitigare i cambiamenti climatici.”

L’elemento di novità di questo disegno di legge è la proroga del Bonus verde per tre anni che consentirà una pianificazione dei progetti e degli interventi importanti per una reale ripresa occupazionale nel settore florovivaistico ma utili anche per riqualificare gli spazi verdi.

Potranno beneficiare del Bonus verde privati, sia come singoli proprietari sia come Condomini.

Utilizzate però un Paesaggista, qualificato professionalmente, per ottenere il massimo beneficio attraverso il Bonus verde!

 

Irrigazione dei giardini e dei terrazzi – TADA’ su RTV38

Irrigazione dei giardini e dei terrazzi sempre più facile da gestire grazie ai sistemi SMART proposti durante la trasmissione di TADA’ su RTV38.

Un video con tanti consigli e spunti, assolutamente imperdibile.

Uno scambio di informazioni fra Saverio Lastrucci e Arrigo Del Taglia

Nuova rubrica “Architettura del Paesaggio” di Tadà su RTV38

Abbiamo avviato una nuova rubrica televisiva dedicata alla “Architettura del Paesaggio” nella trasmissione Tadà su RTV38.

Vi invitiamo a seguirla! Potrete vedere i primi due interventi sulla pagina Facebook dello Studio: Architettura del Paesaggio | Facebook

L’intera puntata, completa di tutti gli interventi degli ospiti presenti, li potrete trovare alle pagine di RTV38: tadà 14/01/2021 – YouTube  e tadà 28/01/2021 – YouTube

Piscine: consigli utili prima dell’acquisto di una piscina!

La piscina racchiude in sé lo stesso identico sogno di benessere che sia interrata, fuori terra o semi interrata.
Oggi il mercato offre un po’ a tutti la possibilità di realizzare questo sogno, ma per tanti, diventa un incubo in mancanza di conoscenza facendo magari un acquisto improprio per il proprio spazio e budget. Vediamo dunque insieme agli esperti dello Studio AdP qualche informazione utile facendo un piccolo percorso attraverso le principali tipologie di piscina sul mercato.

Piscina Classica Interrata

Sicuramente la Regina delle piscine, la soluzione “definitiva” che, assistiti da uno specialista qual è un Paesaggista, potrà creare un luogo di grande fascino e bellezza anche all’intorno della vasca stessa ma, ATTENZIONE: tale soluzione richiede obbligatoriamente l’approvazione di un progetto da parte delle autorità locali e molta burocrazia in base al luogo in cui si vorrà realizzare.

Una volta ottenuti i permessi abbiamo uno scavo da fare ed una equipe di muratori, idraulici ed elettricisti da dirigere nel cantiere, meglio se coordinati dal progettista Paesaggista.

Questa soluzione va attentamente ponderata a partire dalla scelta dello spazio dove realizzarla, dal materiale costruttivo (cemento, a pannelli in acciaio o in vetro resina) per evitare il rischio di ritrovarsi dopo la prima stagione a ragionare “sé l’avessi saputo avrei fatto una cosa più grande, o più piccola e così via…”!

È quindi bene sapere prima di fare qualsiasi scelta quali possono essere i nemici da combattere ed attrezzarsi di conseguenza perché la parte bella la conosciamo tutti, e sicuramente la vostra piscina vi regalerà momenti idilliaci, che sia per la vostra famiglia o la vostra struttura alberghiera, agriturismo, ristorante e così via.

Piscina Fuori Terra

Negli ultimi anni il mercato delle Piscine Fuori terra è diventato sempre più largo e di moda con offerte “Fai da te” proposte anche dalla grande distribuzione. Una soluzione apparentemente semplice e veloce per avere refrigerio dalla calura estiva senza la necessità di ottenere permessi costruttivi purché la si rimuova a fine stagione.

Da valutare poi una cosa strutturalmente cruciale: in una piscina fuori terra o si sta dentro l’acqua o si sta fuori perché è priva di un bordo vasca che sorregga finendo per considerarla come una piscina vera e propria da mascherare, da rendere accessibile tramite un solario, dotata di tutti i confort.

La realizzazione di una qualsiasi opera accessoria presupporrebbe il rilascio di permessi costruttivi e poi spesso esiste il problema che la piscina fuori terra abbia dimensioni e caratteristiche che la rendono difficilmente smontabile stagionalmente e tutto ciò fa levitare i costi messi inizialmente a budget.

Anche per questi lavori accessori rivolgersi ad uno specialista com’è un Paesaggista potrà consentire di inserire al meglio la vostra piscina fuori terra.

Piscina semi Interrata 

Una soluzione a metà fra le due precedenti che solitamente si propone approfittando di un terreno in pendio, lasciandola a vista verso valle. Tali piscine presuppongono comunque l’ottenimento di permessi autorizzativi dovendo realizzare opere murarie aprendo lavori di cantiere com’è per quelle interrate.