ORTENSIE: come eseguire una potatura che garantisca un’eccellente fioritura

La potatura delle ortensie è molto semplice. Queste meravigliose piante, i cui fiori hanno una grazia che non si descrive, sono infatti molto resistenti e non richiedono grandi accorgimenti. Uno dei principali è la potatura. Scopriamo come gestirla al meglio.
Per procedere in maniera corretta, occorre comprendere quale sia la ortensia che si sta coltivando perchè, ognuna di esse, ha delle esigenze specifiche di cui tenere conto. 
Circa 80 sono le varietà di ortensia tra quelle arbustive e quelle rampicanti. Tra di loro ce ne sono alcune che fioriscono sui rami nuovi, mentre altre vanno a produrre dei fiori sul ramo dell’anno precedente. Quindi se si potano le ortensie che fioriscono sui rami nuovi, si consiglia di procedere alla potatura quanto la pianta è nel suo periodo di riposo vegetativo, nei mesi autunnali. Le piante che invece fioriscono sui rami dell’anno precedente, richiedono che si proceda alla potatura subito al termine dei mesi invernali, quindi nello specifico tra il mese di febbraio e quello di marzo.
Per chi non avesse ancora provveduto è quindi giunto il momento di potare le ortensie che fioriscono sui rami dell’anno precedente.
Potare le ortensie è abbastanza facile ma veramente importante è procedere nella maniera giusta. La potatura è indispensabile alle piante di ortensie, perché è ciò che permette loro delle splendide e abbondanti fioriture.
Il taglio dei rami sbagliati, infatti, è una delle cause principali della mancata o scarsa fioritura di queste piante.
 
Ricordarsi di controllare le condizioni delle lame delle cesoie: devono essere ben affilate e pulite (con uno straccio imbevuto di alcol per evitare la diffusione di eventuali patogeni), così da ottenere tagli netti, precisi e senza sfilacciature.
Il taglio deve essere eseguito in senso obliquo, così da far scorrere via l’acqua che si deposita sulla ferita di taglio, appena sopra una gemma (a circa 0,5 cm) a non meno di 25 centimetri dal suolo; preferibilmente al di sopra di una gemma rivolta all’esterno della pianta, così che il nuovo germoglio darà origine ad un ramo esterno alla chioma.
Potare ortensie, serve per dare forma alla pianta e anche allo scopo di arieggiarne la chioma e permettere alla luce di penetrare al suo interno, a favore delle condizioni di salute della pianta; chiome troppo fitte e asfittiche, infatti, favoriscono lo sviluppo di malattie fungine e di marciumi. Al contrario, volendo riempire una chioma troppo vuota, si procede eseguendo il taglio appena al di sopra di una gemma rivolta verso l’interno.
Con la potatura devono essere tagliati solo i rametti che hanno già fiorito, accorciandoli di due-tre gemme, generalmente alla stessa altezza, in modo da avere un cespuglio omogeneo. Oltre a questi ultimi, è bene asportare alla base anche tutti i rami malandati, esili o secchi, e quelli vecchi e legnosi, ormai sterili.

BONUS VERDE, PROROGA TRIENNALE

Il Bonus verde ha ottenuto la proroga triennale per gli anni 2022-2023-2024 grazie alla richiesta di Coldiretti perchè rappresenta anche un sostegno per 100mila occupati nel settore florovivaistico, settore al centro delle strategie politiche ed economiche per la lotta ai cambiamenti climatici e per la ripresa del Paese attraverso il PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza).

Il Documento programmatico di bilancio (Dpb), approvato dal Consiglio dei Ministri del 28 ottobre 2021, prevede – all’art.8 – la proroga per gli anni 2022-2023-2024 del Bonus verde in una manovra espansiva anche per tutto il settore dell’agricoltura stanziando complessivamente 450 milioni di euro, il 58,5% in più di quella precedente.

Nel ringraziare il Ministro delle Politiche Agricole Stefano Patuanelli e il Premier Mario Draghi per la manovra espansiva anche per tutto il settore dell’agricoltura, il Presidente di Coldiretti Ettore Prandini si sofferma sulla proroga del Bonus verde: “Abbiamo ottenuto la proroga triennale del Bonus verde che sostiene 100mila occupati nel settore florovivaistico fortemente colpito dalla pandemia. Si tratta di un risultato essenziale per la ripartenza di un settore che è di vitale importanza per combattere inquinamento e cambiamenti climatici”.

Nada Forbici, presidente di Assofloro e coordinatrice della Consulta nazionale florovivaismo di Coldiretti, sottolinea come il settore florovivaistico sia sempre più al centro delle strategie politiche ed economiche dell’Europa, per la lotta ai cambiamenti climatici, per la salute delle città e per la ripresa dopo la pandemia. “Fin da quando è stato istituito nel 2017, abbiamo sottolineato come il Bonus verde sia una misura che fa bene prima di tutto all’ambiente e alle città, perché aumenta la presenza e la qualità del verde urbano, elemento necessario ad aumentare la qualità della vita oltre che contribuire in modo importante a mitigare i cambiamenti climatici.”

L’elemento di novità di questo disegno di legge è la proroga del Bonus verde per tre anni che consentirà una pianificazione dei progetti e degli interventi importanti per una reale ripresa occupazionale nel settore florovivaistico ma utili anche per riqualificare gli spazi verdi.

Potranno beneficiare del Bonus verde privati, sia come singoli proprietari sia come Condomini.

Utilizzate però un Paesaggista, qualificato professionalmente, per ottenere il massimo beneficio attraverso il Bonus verde!

 

Consigli, trucchi e procedure di progettazione nella rubrica di “Architettura del Paesaggio”

Pubblichiamo qua la nuova puntata, la terza, della rubrica di “Architettura del Paesaggio”.

Dalla diretta di TADA’ su RTV38 dello scorso 11 febbraio 2021 tanti consigli, tante informazioni su come procedere per realizzare il proprio spazio verde, che sia esso un giardino o un terrazzo o del verde d’interno.